Tanti gli insediamenti di fortuna in città, circa 350 secondo l’ultima mappatura. “Al lavoro per progetti di riqualificazione e bonifica”, dice l’assessora Alfonsi.
di Alessandro Banfo, montaggio video Alviano Raschiatore
(proponiamo di seguito l’articolo di TGR Lazio apparso su rainews.it, corredato da un servizio video)
Tende di fortuna, letti e giacigli di cartone e tanti, tantissimi passeggini. E cumuli di immondizia spesso vicino ai fiumi, con inevitabili rischi per l’ambiente. Uno dei problemi di Roma è quello degli insediamenti abusivi, circa 350 secondo l’ultima mappatura ufficiale. Nella riserva naturale di Valle dell’Aniene non mancano: non è facile individuarli, perché spesso sono nascosti nella vegetazione, ma ospitano decine di invisibili, pronti a spostarsi in caso di sgombero. Fondamentali le segnalazioni dei cittadini.
(Il servizio video mostra innanzitutto gli insediamenti vicino al Ponte Nomentano nel cuore di Città Giardino. NSpS). Basta fare pochi km e passare sotto al Ponte delle Valli ed ecco un altro accampamento. Sulla riva dell’Aniene una baracca, di fronte un fitto corridoio di canneto dove vivono decine di persone. E’ da accampamenti come questi che secondo le indagini potrebbero essere partiti i roghi di Ponte Mammolo e Monte Mario. E i residenti sono preoccupati.
In città gli sgomberi e i sopralluoghi sono continui. L’assessora all’Agricoltura, all’ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi rilancia l’impegno dell’amministrazione, che, spiega, ha messo in campo investimenti per riqualificare e bonificare oltre 26 ettari delle rive del Tevere. Con progetti di recupero, conclude Alfonsi, che riguarderanno entro l’anno i Parchi Caio Sicinio Belluto, via Valsolda e via degli Alberini, proprio nel quadrante della Valle dell’Aniene.
Nel servizio video l’intervista a Pietro Pieralice, presidente di Insieme per l’Aniene.
Per vedere il video, clicca qui.
P.S.: benvenuti i progetti di “recupero” del parco Belluto e del parco di via Valsolda, preannunciati dall’assessore Alfonsi. Interventi che però non riguardano il problema degli insediamenti abusivi. (SpS)