Devastata anche l’area giochi per i bambini. Le domande a Giunta e Consiglio municipali.
Non c’è pace per la pinetina di Monte Sacro (parco Bolivar), sempre più degradata per il susseguirsi di episodi di vandalismo.
Da anni (dal 2016!) è stata divelta dalla caduta di un pino – e mai più riparata – parte dell’inferriata di recinzione esterna, i cancelli non vengono più chiusi (senza inferriate non servirebbe) e l’accesso notturno dei vandali della movida è indisturbato.
Per più di un anno sono restati imbrattati l’obelisco e alcuni pannelli illustrativi nel memoriale dedicato a Simon Bolivar.
Due mesi fa è stato vandalizzato a più riprese (prima abbattuto, poi distrutto) il busto del condottiero sudamericano.
Una panchina è stata divelta, altre sono danneggiate.
Sono ormai abituali le scene di bottiglie, bicchieri e rifiuti abbandonati dopo le notti della movida.
Per non parlare dello spaccio, indisturbato giorno e notte…
Potevano essere rispettati almeno i bambini?
Purtroppo questo tipo di attenzione non si può certo chiedere ai vandali e agli ubriachi abituati ormai a spadroneggiare nelle notti di Città Giardino… Cosicché tra sabato e domenica è stata gravemente danneggiata anche l’area giochi.
Le domande, come si dice, “sorgono spontanee”:
- quanto ci vorrà per restituire ai bambini uno dei rarissimi spazi che il quartiere ancora riserva loro? (Peraltro spazio assai esiguo: l’area giochi, recintata, è una porzione infinitesimale della pinetina…) E per riparare gli altri danni nel parco?
- chi pagherà (domanda retorica) e quanto per ripristinare questa e le altre strutture danneggiate?
- che cosa si sta facendo per individuare gli autori di questi episodi?
Le telecamere di sicurezza in pinetina sono attive (come ha lasciato intendere una recente dichiarazione dell’Assessore alla cultura) oppure no? - che cosa si sta facendo per prevenire e contenere gli eccessi della movida?
Non si tratta infatti di episodi imprevisti e isolati, ma degli effetti – denunciati da tempo dai cittadini e sempre più incontrollati – di un fenomeno che viene ignorato (se non incoraggiato…) dalle istituzioni locali.
Una riposta da Giunta e Consiglio del III Municipio (da cui ci attendiamo che si attivino anche col Comune e le altre autorità competenti) dovrà pure arrivare.
Perché gli annunci di nuove iniziative e nuovi interventi – per cui si spendono soldi pubblici – non possono far dimenticare le emergenze a cui non si provvede.