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Chiediamo le “strisce gialle” riservate per i residenti di Città Giardino

Negli ultimi anni nel nostro quartiere si sono persi 100 posti auto! È ora di intervenire, perché non è più ammissibile che la movida sequestri le persone in casa.

Nel giro di pochi anni un quartiere piccolo come Città Giardino, e in particolare il quadrante Sempione-Gottardo-Cimone, ha perso più di 100 posti auto:

  • 25/33 con la “riqualificazione” di piazza Sempione (25 nelle ore diurne dei giorni feriali; 33 la sera e il fine settimana. Il presidente uscente Caudo diceva che sarebbero stati solo una “decina”…);
  • 28/30 con le Osp (occupazioni di suolo pubblico) dovute ai gazebo dei locali della movida;
  • 30/40 con la nuova zona 30 nell’area dell’Acqua Sacra (calcolo controverso, perché ci sarebbero da aggiungere anche i posti che secondo la Giunta municipale erano “irregolari”… o che la Giunta stessa ha deciso diventassero tali, senza condividere il progetto).

Un’enormità.

E altri posti auto si volatilizzano giorno dopo giorno.
Con le “orecchie” (marciapiedi allargati) che in questi giorni vengono realizzate in prossimità degli incroci, per migliorare la visibilità.
Se ne perderanno ancora con i nuovi interventi per la “sicurezza stradale” che la Giunta municipale ha annunciato nell’assemblea dello scorso 24 febbraio?!? (Pare di sì, più di 160!)

Sospendiamo il giudizio su questi interventi, per ora solo abbozzati: la Giunta si è impegnata a condividerli preventivamente con la cittadinanza.

Ma già ora la situazione è divenuta insostenibile.
Sorvoliamo sulla questione più generale che la “guerra” alle auto – anche questa sottrazione continua di parcheggi ne è una forma? – spesso ottiene effetti contrari a quelli desiderati (più traffico, più inquinamento…).
Ci limitiamo a evidenziare che nella situazione particolare di Città Giardino, quartiere epicentro della movida, l’invasione delle automobili degli avventori dei locali non consente agli abitanti di uscire di casa nelle ore serali, perché al ritorno non saprebbero più dove lasciare la macchina.
Questa impossibilità colpisce soprattutto la fascia economicamente più debole, che non dispone di autorimessa privata.
Sequestrati in casa!

Ovviamente il problema della movida non è solo un problema di posti auto: lo abbiamo analizzato a fondo, elaborando anche un pacchetto articolato di proposte.

Però adesso che la Giunta municipale sta predisponendo un piano di interventi organici sulla mobilità e la sicurezza stradale del nostro quartiere, sembra l’occasione più adatta per affrontare questo specifico aspetto, restituendo libertà di movimento ai residenti con l’istituzione delle strisce gialle riservate ai residenti per la sosta nelle ore serali (accanto a strisce blu e bianche). Ovviamente gratuite.

Abbiamo quindi scritto all’assessore Pietrosante una lettera nella quale esponiamo meglio la nostra richiesta, fornendo i necessari riferimenti normativi e facendo presente che si tratta di una misura cui ormai stanno ricorrendo tutte le città italiane che vivono lo stesso problema: Torino, Milano, Bologna, recentemente anche Firenze.

Non si tratta di una proposta “creativa”, ma dell’applicazione rigorosa dell’art. 7 comma XI del d.lgs. n. 285/1992 (Codice della strada). Il dettato normativo è chiarissimo – anche sulla possibilità di realizzarle senza oneri per i residenti – e non può essere confuso con altre fattispecie di soste riservate (invalidi, C.D., forze dell’ordine e mezzi di soccorso, carico e scarico merci, ecc., disciplinate dal comma I dell’art. 7), né con l’esenzione per i residenti dal pagamento delle strisce blu (che sono disciplinate dal comma I lett. f: un conto è definire specifiche esenzioni dal pagamento della tariffa di sosta in aree accessibili a tutti, cioè le strisce blu -; altro conto è individuare “spazi di sosta per veicoli privati dei soli residenti nella zona”, cioè le strisce gialle per residenti).

Questa interpretazione univoca è stata data, del resto, dai Comuni che hanno già istituito le strisce gialle riservate ai residenti. A Roma finora non è accaduto, perché nelle principali aree che soffrono il problema della movida – Centro Storico, Trastevere, San Lorenzo – si è fatto ricorso a una misura diversa, quella della ZTL (che impedisce l’accesso, e quindi il parcheggio, ai non residenti).

Il presupposto per la realizzazione delle strisce gialle per i residenti è l’individuazione del quartiere interessato coma “zona di particolare rilevanza urbanistica” (prevista dall’art. 7, commi VIII e IX, del Codice della strada).
Non servono requisiti eccezionali: ad esempio a Firenze il Piano Urbano del Traffico (PGTU) ha individuato tutto il centro abitato – non solo il Centro storico – come zona di particolare rilevanza urbanistica, prevedendo, per la parte esterna alla Zona a Traffico Limitato (ZTL), l’istituzione di Zone a Sosta Controllata (ZCS), in cui sono state realizzate le strisce gialle per i residenti. 
A Città Giardino ci sono in ogni caso tutti i requisiti di una “zona di particolare rilevanza urbanistica” , perché è già individuata come “Città storica” dal PRG e presenta lo specifico problema della movida. Il provvedimento non dovrebbe riguardare solo il quadrante Cimone-Gottardo, ma l’intero quartiere (Zona urbanistica 4A), altrimenti la zona Sempione-Adriatico-Carnaro diventerebbe il quadrante di parcheggio a servizio della zona confinante…

Per adottare questi provvedimenti serve l’intervento del Comune. Ma il Municipio ha l’onere della sollecitazione politica e di affiancare gli uffici comunali nella modulazione del provvedimento (numero di targhe per nucleo familiare, possesso o meno di autorimessa, modalità di rilascio del contrassegno, ecc.), sulla base delle esigenze rilevate nel quartiere.

Che differenza c’è con la carenza di parcheggio che si riscontra in tutta Roma? Bisognerebbe istituire strisce gialle dappertutto?
In realtà la misura non è prevista dal Codice della strada per risolvere una generale difficoltà di parcheggio connessa al traffico di metropoli come Roma: riservare parcheggi dappertutto impedirebbe concretamente la mobilità, soprattutto nelle ore diurne, in cui ci sono esigenze legate agli spostamenti lavorativi e all’accesso agli esercizi commerciali.
La misura dei parcheggi riservati ai residenti nasce piuttosto per affrontare situazioni di disagio specifiche (l’afflusso eccezionale di traffico degli avventori della movida), tant’è che la nostra richiesta – come ad esempio succede a Torino, nel quartiere San Salvario – riguarda solo le ore serali e notturne: il problema non si manifesta col “normale” traffico diurno e la misura da adottare non impatterebbe sulle generali esigenze di mobilità.
Non si vuole quindi difendere la pretesa dei residenti di usare la macchina sempre e a tutti i costi, ma il diritto essenziale alla mobilità connesso al diritto all’abitare: nella situazione attuale, infatti, è penalizzato non chi usa sempre la macchina, ma chi ha bisogno di usarla anche saltuariamente, di sera, quando non ci sono alternative con i mezzi pubblici. 
Se dobbiamo limitare l’uso smodato della macchina, dovremmo concentrarci piuttosto su quello degli avventori dei locali, che la sera possono decidere liberamente dove andare, e invece si concentrano in zone dove creano ingorghi, terze file, parcheggi sui marciapiedi… 

Per affrontare la specifica esigenza di cui parliamo, i posti riservati devono essere ovviamente in numero sufficiente (non un contentino per dire “abbiamo fatto le strisce gialle”): ipotizziamo il 50% dei posti auto disponibili (come a Torino), ma servono i necessari accertamenti tecnici. Bisogna sottolineare che nelle “zone di particolare rilevanza urbanistica”, non esiste un tetto al numero dei posti riservati ai residenti e non è necessario riservare una “adeguata area” alle strisce bianche (art. 7 comma VIII del d.lgs. n. 285/1992). Gli stalli riservati con le strisce gialle devono essere quindi in numero tale da soddisfare le esigenze essenziali di tutti i residenti, anche sulla base delle esigenze rilevate e dei criterî che l’Amministrazione è chiamata a determinare.

Bisogna altresì sottolineare che le strisce blu sarebbero del tutto inadeguate a garantire il diritto al parcheggio dei residenti. In effetti la finalità delle strisce blu è del tutto differente da quella delle strisce gialle. La sosta tariffata a tempo (strisce blu) nasce – oltre che per far cassa… – per accrescere la disponibilità di posti auto mediante il disincentivo delle lunghe soste: questo disincentivo favorisce, nelle ore diurne, l’uso alternativo del mezzo pubblico o, almeno, una riduzione di durata della sosta stessa (con la conseguente maggiore rotazione dei posti auto). Ma si tratta con tutta evidenza di una soluzione completamente inutile per disincentivare la sosta serale e notturna nelle zone di movida: perché la sera il mezzo pubblico non è un’alternativa efficiente; e perché la durata della sosta dei giovani che si recano a “far serata” non è certo condizionata da un euro in più o in meno (da suddividere)… Le strisce blu a Città Giardino dovrebbero avere uno spazio residuale.

Come possono essere utili le strisce gialle se già adesso, di sera, non si vedono vigili che facciano rispettare le regole?
Beh, qualsiasi provvedimento, per funzionare, ha bisogno che le autorità ne controllino il rispetto e ne sanzionino le violazioni… 
Un esempio: nelle ore serali le auto degli avventori dei locali in sosta selvaggia spesso ostruiscono i passi carrabili, senza che i vigili intervengano (o intervengono dopo ore). Quindi che si fa: ci battiamo per il rispetto della norma o… aboliamo i passi carrabili?
Vale anche per le emissioni acustiche, la somministrazione di alcol ai minori, la regolarità delle OSP…
Le strisce gialle, nella situazione che si è creata a Città Giardino, sono ormai necessarie (seppure da sole non sufficienti): otteniamole e cerchiamo di farle rispettare (insieme con le altre misure di contenimento della movida).

Per controllare gli accessi delle auto, un’efficacia maggiore (anche se non assoluta, come stiamo per vedere), verrebbe probabilmente da una Ztl serale. Che però ha alcune controindicazioni:

  • non è una reale alternativa alle strisce gialle in tutto il quartiere, perché è realizzabile solo nel quadrante Gottardo-Cimone. Per cui nella parte restante di Città Giardino (Sempione-Adriatico-Carnaro) servirebbero in ogni caso le strisce gialle, per evitare – come evidenziato in precedenza – che diventi il quadrante di parcheggio a servizio della zona confinante…
  • una Ztl serale non è la soluzione magica per affrontare il fenomeno movida nel suo complesso, tutt’altro. Necessita infatti di essere accompagnata da provvedimenti contestuali per arginare il fenomeno (blocco delle licenze, limitazione Osp, ecc.), altrimenti rischia di diventare un fattore di potenziamento della movida stessa, trasformando la zona in un “salotto notturno” a cielo aperto, con conseguente attrazione di masse di avventori anche a piedi (come insegna la drammatica esperienza, in tutta Italia, di numerose zone pedonali ostaggio della movida);
  • una Ztl serale impedisce ai residenti di ricevere ospiti: questi ultimi nelle ore in cui è attiva non possono nemmeno sostare, quindi dovrebbero andar via, anche se sono arrivati presto (mentre con una disciplina di regolamentazione affidata alle strisce gialle potrebbero parcheggiare nei rimanenti spazi di sosta, che troverebbero liberi arrivando presto);
  • una Ztl serale sarebbe a pagamento: a Roma i permessi per i residenti, per le vetture di piccola e media cilindrata, costano – a seconda dei quartieri – dai 100 ai 230 euro l’anno per il primo veicolo familiare, arrivando fino ai 430 per il secondo e ai 2.000 per il terzo (e il Comune ha annunciato aumenti…). I costi salgono, ovviamente, per veicoli più grandi. Mentre le strisce gialle dovrebbero essere gratuite: così consente la norma e così accade normalmente nelle città in cui sono già istituite;
  • anche una Ztl serale richiede controlli (non è quindi la scorciatoia “visto che non fanno i controlli”): senza un presidio della polizia municipale ai varchi di accesso, o se non vengono effettuati successivi controlli sulle macchine circolanti e in sosta (come avviene nelle ZTL diurne), gli avventori entrerebbero con le targhe coperte o camuffate.

Una Ztl serale nel quadrante Gottardo-Cimone non è quindi da scartare a priori, ma da esaminare con attenzione nei suoi pro e contro (e da accompagnare in ogni caso alle strisce gialle nel quadrante Sempione-Adriatico-Carnaro).

Non dobbiamo nasconderci che uno dei principali ostacoli alla misura delle strisce gialle è il timore dei gestori dei locali che si tolgano parcheggi ai clienti
In realtà la limitazione di posti auto per gli avventori dei locali sarebbe contenuta. In effetti, già adesso i residenti cercano di rincasare entro l’orario di avvio della movida ed evitano di prendere la macchina la sera; quindi “occupano” centinaia di posti auto che non sono concretamente disponibili per gli avventori dei locali. Con le strisce gialle, semplicemente, quei residenti non sarebbero più impediti a uscire per il timore di non trovare posto al ritorno. L’unica concreta limitazione di posti liberi sarebbe relativa a quei residenti che attualmente sono costretti (nel vero senso della parola) a uscire la sera o a rincasare tardi. 

In ogni caso, una migliore regolamentazione dei parcheggi è uno stimolo a un uso più sostenibile dell’automobile.

Aggiornamenti: il 3 maggio 2024 il Consiglio municipale ha approvato una risoluzione per l’istituzione delle strisce gialle per i residenti.

Il 19 giugno è stato presentato il nuovo progetto sulla viabilità del quartiere, che porterà un’ulteriore pesante perdita di posti auto (oltre 160).

2 commenti su “Chiediamo le “strisce gialle” riservate per i residenti di Città Giardino”

  1. Io ho scritto all’assessore, al prefetto al presidente del municipio senza ottenere risposta. Perché non organizziamo una manifestazione sotto al municipio?

    1. Abbiamo chiesto la convocazione del Tavolo sulla movida, nel quale torneremo alla carica su questo argomento.
      Purtroppo sono molte le questioni legate alla movida su cui il Municipio è latitante… senz’altro sarà necessario organizzare un’iniziativa pubblica. Ci segua (qui e sulla pagina del nostro gruppo Facebook).

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