Le istituzioni – a partire dal Municipio – si attivino per garantire la sicurezza nel parco (e a Città Giardino).
Ieri è stato abbattuto e danneggiato il busto dedicato a Simon Bolivar, che si trova nel parco a lui intitolato (la pinetina di Monte Sacro).
In realtà è stata danneggiata una copia del busto stesso, perché l’originale – dopo analogo episodio di vandalismo avvenuto nel 2019 – è conservato nel palazzo del III Municipio.
Questa volta il fatto ha avuto una certa eco, perché è stato condannato niente di meno che dal Presidente del Venezuela (ricordiamo che lo Stato sudamericano nel 2005 finanziò il memoriale dedicato al “libertador”: oltre al busto, pannelli rievocativi e una stele).
Il Presidente Maduro è partito lancia in resta contro l’ “aggressione di orde fasciste”; anche se – come ricordato dallo stesso Assessore alla Cultura del Municipio, Luca Blasi – la matrice politica non è sicura (evidentemente chi ha informato Maduro non gli ha parlato della movida montesacrina e degli episodi di stupidità e vandalismo che si porta dietro…).
Ad ogni modo, quale che sia la matrice, si tratta di un gesto davvero spregevole: non bisognerebbe limitarsi a condannarlo, ma impedire che gesti simili possano verificarsi. Per cui ci auguriamo che i responsabili siano al più presto individuati e sanzionati.
Aggiungiamo però due note a margine.
1) Leggendo i diversi articoli apparsi sulla stampa, apprendiamo – secondo quanto dichiarato dall’assessore Blasi – che “le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza del parco sono già al vaglio degli inquirenti”… Quindi quelle telecamere funzionano? E le immagini raccolte non sono degne di attenzione quando riprendono altri episodi di vandalismo (avevamo denunciato già da mesi l’imbrattamento del memoriale) o lo spaccio di droga che avviene quotidianamente nel parco?
2) Le cronache hanno riportato anche l’opinione di un esponente di Rifondazione Comunista, Giovanni Barbera. Non sarebbe degna di grande nota, se non si distinguesse per il singolare sforzo di difendere l’operato della Giunta municipale (excusatio non petita?): “La tutela di questo luogo (…) non può essere scaricata sul Municipio locale che già troppo ha fatto (?), ma va presa in carico dalle nostre istituzioni pubbliche nazionali, a partire dal Ministero della Cultura”.
In realtà l’impegno per una maggiore sicurezza dovrebbe partire proprio dal III Municipio, che sino ad oggi ha sminuito gli effetti della movida (nel cui clima di illegalità si possono mimetizzare anche reati più gravi); non ha raccolto gli inviti a maggiori controlli (come l’aumento delle telecamere) perché rappresenterebbero una “deriva securitaria”; non ha ripristinato la recinzione del parco (rotta dal 2016!) né ha voluto riattivarne la chiusura notturna…
P.S.: Nella notte tra il 27 e il 28 febbraio nuovo episodio di vandalismo – si può dire di accanimento – nei confronti del busto che era ancora adagiato nel parco, in attea di ripristino: la testa in gesso è stata completamente distrutta. https://www.ilmessaggero.it/roma/montesacro/montesacro_vandali_simon_bolivar_statua_distrutta-7963291.html